la richiesta di prenotazioni dei biglietti attraverso contatto e-mail potrà essere effettutata entro le ore 13,00 , mentre attraverso contatto telefonico fino all'apertura del botteghino (vale a dire fino alle ore 15,30 per gli spettacoli pomeridiani e fino alle ore 19,00 per gli spettacoli serali). I biglietti non prenotati potranno essere acquistati direttamente al botteghino il giorno dello spettacolo.
L’ORFEO - Favola in Musica
La Musica - Prologo
“Rosa del ciel” (Orfeo)- "Io non dirò qual sia" (Euridice)
IL RITORNO D’ULISSE IN PATRIA
“Dormo ancora?” (Ulisse)
LA CORONATIONE DI POPPEA
“Addio Roma” (Ottavia)
“ Se i languidi miei sguardi”
Lettera Amorosa a voce sola in genere rappresentativo e si canta senza battuta
COMBATIMENTO DI TANCREDI ET CLORINDA
Parole del Sig. Torquato Tasso ( Link Libretto)
Claudio Monteverdi nacque a Cremona
nel 1567; rivelò ben presto le sue spiccate doti musicali componendo, all'età di quindici anni, una raccolta di canzonette sacre a tre voci. Nel 1587 compose il primo dei nove libri di madrigali che
lo resero famoso in tutta Europa e che rappresentano il culmine di questo genere musicale.
Nel 1590 fu assunto come suonatore di viola alla corte di Vincenzo Gonzaga a Mantova; in questo ambiente molto colto e raffinato Monteverdi poté maturare il proprio stile, attraverso uno studio
regolare e approfondito e grazie ai numerosi viaggi che fece al seguito del duca. Affascinato dall'opera Euridice di Jacopo Peri, rappresentata per la prima volta nel 1600 a Firenze, Monteverdi
decide di dedicarsi anch'egli al teatro musicale scrivendo una favola pastorale. Nacque così l'Orfeo, seguito, a distanza di un anno, da una seconda opera intitolata Arianna (andata però perduta
salvo un breve brano noto come Il lamento di Arianna).
Morto il duca di Mantova, Monteverdi decise di trasferirsi a Venezia per occupare il rinomatissimo posto di maestro di cappella della Serenissima Repubblica di Venezia. Durante questo suo incarico,
egli scrisse molta musica sacra tra cui il suo monumentale “Vespro della Beata Vergine”, grande opera religiosa, che occupa nella sua produzione un posto privilegiato, quale indiscusso capolavoro di
Musica Sacra barocca . Nel 1624, tornando al Melodramma, il Monteverdi compose una delle sue più importanti opere: "II Combattimento di Tancredi e Clorinda". Tale lavoro, di fondamentale importanza
nella storia della musica per le innovazioni tecniche e stilistiche che presentava. Molte opere teatrali sono tutte andate perdute tranne Il ritorno di Ulisse in patria del 1640 e L'incoronazione di
Poppea del 1643. Morì, dopo essere stato ordinato sacerdote, nel 1643.
Monteverdi rivoluzionò gli stili musicali allora esistenti e per questo motivo fu spesso attaccato dai musicisti suoi contemporanei, che non seppero apprezzare le sue innovazioni. Nel genere del
madrigale, per esempio, introdusse l'uso degli strumenti fino ad allora esclusi; nel teatro, invece, sviluppò la ricerca di una continua affinità tra testo cantato e musica.
Il Combatimento di Tancredi e Clorinda
( Torquato Tasso - Gerusalemme Liberata, XII, 48-70)
Clorinda e Argante hanno tentato con successo una sortita notturna nella quale hanno incendiato e distrutto la possente torre d'assedio dei crociati, servendosi di unguenti infiammabili preparati dal mago Ismeno: si apprestano a rientrare a Gerusalemme da una delle porte, incalzati dai soldati nemici, quando Clorinda si attarda a scontrarsi con un cristiano che l'ha colpita e rimane chiusa fuori.
Mentre la guerriera si accinge a raggiungere un'altra porta approfittando dell'oscurità, è raggiunta da Tancredi che non la riconosce e inizia un duello furibondo con lei, senza sapere che sta lottando contro la donna che ama. Il duello sarà senza esclusione di colpi e Clorinda avrà la peggio, anche se in punto di morte la guerriera chiederà di essere battezzata dal proprio uccisore.
Claudio Monteverdi was born in Cremona in 1567; his
musical talent was soon revealed when at the age of fifteen he composed a collection of three-voice canzonettes. In 1587 he wrote the first of his nine books of madrigals which brought him fame all
over Europe, and represent the culmination of this musical genre.
In 1590 he became a viola player at the court of Vincenzo Gonzaga in Mantua; in this very cultured and refined setting he matured his own personal style, through regular and exhaustive study and the
numerous journeys he went on with the Duke’s following. Monteverdi was fascinated by the opera by Jacopo Peri Euridice, which was first performed in Florence in 1600, and then decided to
devote his genius to musical theatre by writing a pastoral tale, which he entitled Orfeo. This was followed by his second opera, Arianna (most of which was lost, except for a short
aria known as Il Lamento di Arianna).
When the Duke of Mantua died, Monteverdi decided to move to Venice to take on the renowned illustrious role of maestro di cappella of the Most Serene Republic of Venice. At that time he
wrote numerous sacred works, one of which was his monumental Vespro della Beata Vergine, the great sacred work, which is one of his most significant compositions and is undoubtedly the
masterpiece of Baroque sacred music. In 1624, he returned to melodrama, and composed one of his most important operas II Combattimento di Tancredi e Clorinda. This work is a
cornerstone of the history of music for its technical and stylistic innovations. Only a few of his many theatrical works have survived, such as Orfeo composed in 1607, Il ritorno di
Ulisse in Patria written in 1640 and Incoronazione di Poppea first performed in 1643.
After being ordained a priest,
he died in 1643.
Monteverdi revolutionalized existing musical styles, and so was often attacked by his contemporary musicians, who could not assimilate his innovations. An example of this is his adding instrument
parts to his madrigals, something that had never been done before. In the theatre he searched for continuous affinity between the sung text and music.
Il Combatimento di Tancredi e
Clorinda
( Torquato Tasso - Gerusalemme Liberata, XII, 48-70)
Clorinda and Argante have successfully attempted a night sally against the massive Christian siege tower, to which they set fire using a inflammable potion prepared by the sorcerer Ismen: they preparing to go back to Jerusalem, leaving by one of the city gates followed by enemy soldiers, when Clorinda stays back to fight a Christian who has attacked her, and is shut outside.
Clorinda was actually a Christian. She was born to dark-skinned parents, but was exceptionally blonde and light-skinned, so her mother refused to accept her and sent her away so as not to arouse her husband’s suspicion. She grew up in a Muslim environment. Clorinda does not know about her origins until the night of the attack into the Christian camp, when an old servant reveals the truth.
As Clorinda approaches another city gate, Tancredi approaches in the dark, does not recognise her and attacks her, not realising that this is the woman he loves. The fight is very violent and Clorinda is mortally wounded.
At the end she asks to be baptised by the man who had brought about her death.
Francesca Bruni, soprano,
nasce a Perugia dove si laurea in Scienze dell’educazione presso l’Università degli Studi e si diploma in canto presso il Conservatorio F. Morlacchi. Dal 2001 ha debuttato in opere quali Il Filosofo di campagna, Il matrimonio segreto, Il cavaliere errante, Le Nozze di Figaro, Don Giovanni, Così fan tutte, Die Zauberflöte, La Traviata, Falstaff, Rigoletto, Cenerentola, Il Barbiere di Siviglia, Carmen, Don Pasquale, La Bohème, Suor Angelica, Gianni Schicchi, Pagliacci, sotto la direzione, fra l’altro, di D. Renzetti e G. Gelmetti e con registi come M. Mirabella, U. Gregoretti, G. Ciabatti , E. Stinchelli. Si è esibita in molti teatri italiani e stranieri. Si è perfezionata con M.Freni, G Raimondi, K Ricciarelli, C. Desderi, M. Pertusi. Ha cantato accanto a R. Bruson. Vincitrice di numerosi concorsi Nazionali ed Internazionali. Ha recentemente collaborato con il Teatro Verdi di Trieste sotto la direzione di F.M.Carminati e partecipato ad una tournèe in Giappone con la Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna diretta dal Maestro H. Yoshida.
Pedro Bomba, baritono,
si diploma in canto presso il Conservatorio di Perugia; ruoli interpretati: Chichibio ne “L’Oca del Cairo” di Mozart, Masetto nel “Don Giovanni” di Mozart, Norton ne “La cambiale di matrimonio” di Rossini. Nel 2015 ha conseguito il corso di perfezionamento del Lirico Sperimentale di Spoleto sotto la guida di G. Banditelli, F. M. Sardelli, Gemma Bertagnolli, M. Comparato e C. Desderi. Ha collaborato e collabora come cantore e come solista nei cori assisani della Basilica Papale di S. Francesco e della Cattedrale di S. Rufino. Come corista è stato diretto dal M°G. Kuhn e dal M° J. Conlon rispettivamente ai Festival di Erl e a quello dei Due Mondi di Spoleto. Ha interpretato inoltre i ruoli solistici della “Coronation Mass, KV 317“ di Mozart e della “Cantata BWV 140”, di J.S. Bach, per la direzione del M°P. Caraba. Quest’ anno sarà presente nel ruolo di Filiberto nell’opera “Il Signor Bruschino” di Rossini per il Pan Opera Festival 2016 direzione M° P. D. Murray.
ha studiato presso il conservatorio F.Morlacchi di Perugia perfezionandosi con il baritono Umberto Rinaldi e con il tenore Sergio Tedesco. E’ stato vincitore del Concorso Nazionale “S.Pagano” per il ruolo di Uberto ne “La Serva Padrona” di Pergolesi, opera replicata in moltissimi teatri italiani. Oltre a ruoli del grande repertorio lirico quali Dulcamara, Geronte, Bartolo (Mozart e Rossini), Figaro (Mozart), Leporello e Don Giovanni debuttati nei teatri di tradizione italiani e del centro America e vari festivals, ha interpretato numerose opere rare di Albinoni, Galuppi, Handel, Vivaldi, Orlandini, Cesti, Salieri, Pergolesi e molti altri in Italia e all’estero. Ha collaborato a lungo con il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e Teatro dell’Opera di Roma, e Macerata Opera festival. Ha inciso per l’etichetta Tactus “La decollazione di San Giovanni Battista” di Bononcini e “Il Giocatore” di Orlandini per la direzione del M° Sandro Volta.
Sergio Basilico, Chitarrone
Diplomatosi in Italia e Francia, si afferma in numerosi concorsi nazionali ed internazionali. All’attività in qualità di solista affianca quella di accompagnatore e continuista, ruolo che ricopre stabilmente nell’ Ensemble Baroque de Nice, compagine nota nell’ambito dell’Opera Barocca, con la quale ha realizzato le registrazioni vivaldiane di Dorilla in Tempe, Incoronazione di Dario, Rosmira fedele, Teseo di Handel, Tigrane e Telemaco di Alessandro Scarlatti.
Sandro Volta, Direttore e Liuto
E’ un riconosciuto interprete dei repertori per liuto del Rinascimento e Barocco.Si afferma a livello internazionale alla fine degl’anni ‘80 in virtù d’una intensa attività concertistica e discografica.Registra in qualità di solista , accompagnatore e direttore numerosi titoli per Dinamic, Arion France,Tactus e Brilliant Classics (Caccini,Monteverdi, Sigismondo D’India, Bononcini, Vivaldi,Haendel). E’ 1Prize al Gold Theatre di San Francisco e vincitore del Grand Prix du Disque di Parigi (1994). Diapason d’or-Diapason hors séries. E’ stato fra i direttori ufficiali delle celebrazioni monteverdiane.